I molti aspetti della progettualità legata all’allestimento di musei
ll progetto di uno spazio museale, sia un allestimento temporaneo o permanente, è un ponte tra la dimensione artistico-ideativa e una componente più disciplinare e legata alle norme. Dobbiamo sempre ricordarci che fare un progetto museale significa tenere insieme la rappresentazione artistica dell’idea, con la dimensione maggiormente scientifica e tecnica. L’allestimento museale rappresenta una delle sfide più complesse e interdisciplinari per chi opera nel campo del patrimonio culturale. La progettazione di uno spazio espositivo è il risultato di un equilibrio delicato tra scelte museografiche ed esigenze curatoriali, innovazione tecnologica e accessibilità, senza trascurare i vincoli normativi e giuridici, che ne accompagnano la realizzazione.
Progettare per allestire un museo significa creare uno spazio culturale capace di raccontare una storia, valorizzando il patrimonio artistico e archeologico, e coinvolgendo ogni visitatore tramite un’esperienza immersiva e accessibile. Un progetto museale efficace si fonda su un’attenta analisi del contesto storico, architettonico e sociale, con un equilibrio tra conservazione e innovazione tecnologica, disponibilità di percorsi narrativi e facilità di fruizione.
Come studiamo gli elementi costitutivi di un museo
L’allestimento museale non si limita alla semplice esposizione delle opere, ma costruisce un percorso narrativo coerente, dove ogni elemento espositivo crea uno spazio a sua volta, che deve dialogare con lo spazio architettonico esistente, valorizzandolo senza sovrastarlo. L’uso sapiente della luce, dei vuoti, dei materiali e delle proporzioni crea un ambiente che favorisce la contemplazione e stimola la riflessione. In HQ Media usiamo la modellazione 3D per capire come il concept di uno spazio espositivo, possa funzionare davvero e quanto possa essere accessibile. Integrando nel museo molta tecnologia multimediale e interattiva, ci dobbiamo confrontare costantemende con UI/UX per rendere le postazioni perfettamente usabili.
In un’epoca in cui la digitalizzazione trasforma il modo di vivere la cultura, l’integrazione di tecnologie interattive diventa fondamentale per aumentare l’accessibilità e il coinvolgimento del pubblico. Pannelli touch screen, proiezioni immersive, ricostruzioni 3D e visori di realtà aumentata consentono di accedere a informazioni approfondite, visualizzare opere e reperti in modalità multisensoriale e sperimentare una visita personalizzata. Tutti questi elelmenti innovativi rendono il museo uno spazio dinamico, capace di adattarsi ai diversi pubblici e di creare un dialogo continuo tra passato e presente.
UI e UX per le postazioni multimediali nel museo
Riusciamo ad integrare molte tecnologie multimediali e interattive in un museo, per migliorare l’esperienza del visitatore, ma questo comporta anche una sfida progettuale cruciale: garantire che le postazioni siano accessibili, intuitive e piacevoli da usare per un pubblico ampio e diversificato. Per questo motivo, occorre dedicare molta attenzione ai principi di User Interface (UI) e User Experience (UX), due discipline imprescindibili nella progettazione dei dispositivi interattivi museali.
La UI riguarda l’aspetto estetico-funzionale delle interfacce, dalla disposizione dei pulsanti, alla scelta di colori, tipografie e icone, fino all’animazione degli elementi. Deve assicurare chiarezza visiva, coerenza e immediatezza nella comprensione di comandi e contenuti, anche in ambienti museali dove la luce o il rumore possono influenzare la percezione.
La UX, invece, si concentra sull’esperienza complessiva del visitatore mentre interagisce con la tecnologia. Comprende il percorso dell’utente, la facilità di navigazione, la velocità di risposta del sistema, e la capacità della postazione di rispondere alle esigenze di diversi profili di visitatori, inclusi anziani, bambini, persone con disabilità o visitatori internazionali.
Per sviluppare postazioni multimediali perfettamente usabili, è fondamentale adottare un processo di design centrato sull’utente: si effettuano test ergonomici, prove d’uso con persone reali, analisi dei feedback e iterazioni di miglioramento. Questo approccio consente di evitare interfacce troppo complesse o poco accessibili, riducendo il rischio che la tecnologia diventi un ostacolo, anziché un valore aggiunto alla visita.
Infine, cerchiamo di portare la progettazione UI/UX, per coinvolgere tutto l’ecosistema digitale del museo, dal sito web alle app mobile, dalla gestione dei contenuti digitali alle postazioni interattive fisiche, creando un’esperienza fluida, integrata e coinvolgente.
Strategia: interattività e digitalizzazione
L’interattività favorisce un approccio educativo e partecipativo, fondamentale per attrarre fasce di visitatori diverse, tra cui scolaresche e famiglie, e offre strumenti per la didattica museale all’avanguardia. I laboratori digitali e le postazioni multimediali consentono di sperimentare direttamente tecniche artistiche e storiche, consolidando l’esperienza culturale e stimolando la creatività. Un altro aspetto decisivo è la digitalizzazione dei contenuti museali che, attraverso archivi digitali, cataloghi online e applicazioni mobile, amplia la fruibilità del patrimonio anche al di fuori delle mura fisiche del museo, estendendo la missione culturale a un pubblico globale.
Abbiamo più volte sperimentato in Sardegna come la combinazione di rigore progettuale, rispetto per la tradizione e sperimentazione tecnologica renda l’allestimento museale un processo di innovazione, ma dove lo spazio, l’opera e il visitatore si incontrano in un’esperienza unica e coinvolgente.